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Il falso mito del Make up bio e naturale

Spesso accade in farmacia mi vengano chiesti trucchi senza metalli pesanti e presa come tale questa richiesta può risultare molto difficile da soddisfare.

make up

Chiarisco che tutti i cosmetici sono soggetti all’inquinamento da metalli pesanti e in particolar modo il make up è la classe di cosmetici più colpita da tale inquinamento.

Perché mi chiederete voi? Beh perché i pigmenti colorati, presenti nel make up, sono i primi a interagire e trattenere i metalli pesanti.

Per un’azienda cosmetica il contenimento dell’inquinamento da metalli pesanti è una criticità molto seria che porta all’applicazione di un rigido protocollo di gestione nello stabilimento di produzione e soprattutto all’affidamento degli acquisti delle materie prime a distributori affidabili e che garantiscano la minor presenza di questi inquinanti.


Una volta chiarita l’impossibilità di poter garantire un cosmetico senza metalli pesanti si possono definire dei valori al di sotto dei quali la presenza di eventuale piombo, cadmio, nickel e cromo è considerata accettabile per la salute dei consumatori.

L’Istituto Superiore di Sanità ha fissato a 1 ppm tale limite ma al momento le tecnologie industriali non sempre sono in grado di mantenersi al di sotto di questa soglia.


Molte volte ho ascoltato clienti che sostenevano di comperare il make up in erboristeria o nei negozi “bio” perché associavano l’identità naturale del prodotto come una maggior garanzia di sicurezza dall’inquinamento da metalli pesanti.

...talvolta gli slogan delle aziende tendono ad essere un po' esagerati...


Ebbene il make up biologico è quello più suscettibile alla contaminazione da metalli pesanti, in quanto la materia prima, dalla quale viene prodotto il make up, è già contaminata.

Per dare un’idea posso dare due numeri: una matita occhi bio, come qualsiasi altro trucco bio, contiene una presenza di metalli pesanti abbondantemente sopra i 5 ppm (l’Istituto Superiore di Sanità ne raccomandava 1 ppm) mentre il make up di sintesi, quello che si trova anche in farmacia tanto per capirci, resta facilmente sotto ai 2 ppb (0,002 ppm).



Bibliografia:

Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), 2006 "Kosmetische Mittel: BfR empfiehlt Schwermetallgehalte über Reinheitsanforderungen der Ausgangsstoffe zu regeln", Stellungnahme Nr. 025/2006 des BfR vom 05. April 2006.

Health Canada. Guidelines for Canadian Drinking Water Quality: Guideline Technical Document - Arsenic. May 2006; Health Canada. (2009). Draft Guidance on Heavy Metal Impurities in Cosmetics.

ISS documento n° SGT 43/09 19721 FARM-CHF22 (prot. 03/07/2009- 0034194) – Proposta di limiti ammissibili per alcuni elementi tossici inquinanti nei prodotti cosmetici.

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